L’altra faccia del coding

Trovate le differenze…

Computing our future_2015

L’immagine a sinistra mostra la mappa degli eventi di Europe Code Week 2015. L’immagine di destra mostra la mappa dei paesi che hanno contribuito al rapporto 2015 sul coding in Europa, redatto da European Schoolnet, eskills4jobs e Grand Coalition for Digital Jobs, in base ai contributi dei paesi membri.

Avete trovato la differenza? Nella prima spicca la presenza dell’Italia, che da sola ha organizzato più di 2000 eventi, cioè poco meno di un terzo di tutti gli eventi organizzati in Europa e nel mondo. Nella seconda spicca l’assenza dell’Italia (il giallo è stato scelto per rappresentare i buchi), che non ha partecipato al rapporto. Notate che l’Italia non ha deciso di non partecipare, semplicemente non ha partecipato.

Queste sono le due facce della diffusione del pensiero computazionale in Italia. Da una parte c’è l’entusiasmo di migliaia di volontari e di insegnanti che, senza attendere riforme, formazione, incentivi e risorse, si mettono in gioco per offrire esperienze di coding che favoriscano lo sviluppo del pensiero computazionale. Dall’altra c’è la pesantezza burocratica tutta Italiana che ci lascia fuori dal rapporto sul coding senza che nessuno abbia davvero deciso di starne fuori e malgrado vi siano stati funzionari solerti e motivati che il rapporto Italiano lo hanno pure redatto.

Il paradosso e l’imbarazzo sono emersi chiaramente alla presentazione del rapporto a Bruxelles, che giustamente si è svolta proprio durante la settimana europea del coding, coordinata proprio dall’Italia.

Se volete continuare a cercare differenze, potete sostituire alla mappa degli eventi di Europe Code Week 2015 quella dell’Hour of Code 2014, quella di Europe Code Week 2014, quella degli accessi al sito di codeweek.eu, o qualsiasi altra mappa che fotografi davvero le attività dal basso che si svolgono quotidianamente e spontaneamente nel nostro paese. In tutte l’Italia spicca per densità di eventi e partecipazione, che fanno di noi un modello anche per il coinvolgimento istituzionale e ci mettono nelle condizioni di guidare le iniziative di alfabetizzazione internazionali. Peccato che ci dimentichiamo di dirlo.