Proposta di curriculum per LaBuonaScuola

Il governo inglese nel 2013 ha approvato un curriculum scolastico in programmazione disponendo che venisse introdotto in tutte le scuole da settembre 2014. Le finalita’ sono spiegate molto efficacemente nelle prime due righe del documento:

A high-quality computing education equips pupils to use computational thinking and creativity to understand and change the world. [Una preparazione informatica di buon livello consente agli alunni di usare il pensiero computazionale per capire e cambiare il mondo]

Con la stessa efficacia sono descritti gli obiettivi formativi e le fasi dell’insegnamento.

Barbara Demo, coordinatrice del gruppo di lavoro Informatica e Scuola del GRIN, si e’ ispirata al modello inglese per proporre un curriculum computazionale per la scuola italiana. La proposta e’ stata formalizzata in risposta alla consultazione pubblica de LaBuonaScuola.

Appoggio la proposta, che ritengo perfettamente in linea con le finalita’ del CodeWeek e con lo spirito che lo ha animato. 

Se volete fare altrettanto potete esprimere il vostro sostegno con un “like” alla proposta e, se lo ritenete, alla mia motivazione.

I numeri del primato italiano!

L’infografica interattiva che riporta in dettaglio tutti i dati del primato italiano nella partecipazione all’edizione 2014 di Europe Code Week!

Le elaborazioni si basano sui dati forniti direttamente dagli organizzatori degli eventi a CodeWeek.eu, CodeWeek.it e ProgrammaIlfuturo.it. La collaborazione tra associazioni, organizzazioni, aziende e universita’, il coinvolgimento diretto del MIUR e di AgID e la straordinaria partecipazione delle scuole hanno permesso all’Italia di distinguersi a livello Europe e di meritare i complimenti e i ringraziamenti di Neelie Kroes.

Ringrazio di cuore le migliaia di persone che hanno lavorato per il CodeWeek e le decine di migliaia di ragazzi che hanno saputo cogliere l’opportunita’ di provare a programmare. Non ultimo, ringrazio tutti quelli che hanno compilato i questionari di riscontro, senza i quali non avremmo saputo valutare l’impatto dell’iniziativa.

La rete di collaborazioni che ha dato vita a CodeWeek.it resta attiva per fare di ogni settimana una settimana della programmazione, aggregando e amplificando le iniziative dei tanti soggetti coinvolti, rese rintracciabili dall’hashtag comune #CodeIT.

CodeWeek-2014: L’Italia prima in Europa nel coding

CodeWeek-events

 

Il numero di eventi organizzati in Italia durante la settimana europea della programmazione è stato ben più alto di quanto si potesse immaginare guardando la mappa ufficiale del sito europeo. Molte scuole hanno infatti raccolto l’invito della Commissione Europea e del MIUR organizzando eventi al proprio interno pur senza inserirli nella mappa. Solo i questionari di riscontro predisposti da CodeWeek.it e dal CINI (Programma Il Futuro) hanno permesso di correggere le stime. Contando solo gli eventi dei quali abbiamo avuto riscontro diretto si arriva a 1373 eventi, contro i 262 della prima stima.

La grafica mostra come i nuovi dati cambiano la distribuzione degli eventi in Europa e la top ten dei paesi che hanno partecipato a CodeWeek 2014. Gli eventi in Italia sono stati più del doppio di quelli organizzati in qualsiasi altro paese! Questa scheda anticipa l’infografica che riassumerà tutti i dati della partecipazione italiana a CodeWeek 2014.

Il confronto fa notizia, ma quello che conta è il dato assoluto, che dimostra il successo e l’efficacia dell’iniziativa. Non escludo che in altri paesi europei si possano essere verificate analoghe sottostime, ma al momento non ne ho avuto notizia dai rispettivi CodeWeek ambassador. Se in questa sana competizione dovessero esserci altre correzioni al rialzo sarei lieto di apprendere che la portata dell’iniziativa europea è stata ancora più ampia!

Certo è che in Italia si è realizzata una straordinaria identità di intenti tra scuole, associazioni, organizzazioni, istituzioni e università, che a quanto pare ha fatto la differenza.

CodeIT: ogni giorno CodeWeek

Ecco la registrazione completa dell’incontro online di ieri con scuole e organizzazioni che hanno partecipato a CodeWeek 2014. Abbiamo visto in anteprima gli straordinari risultati raggiunti durante la settimana europea della programmazione e abbiamo parlato di come fare di ogni settimana dell’anno una settimana della programmazione sfruttando appieno le risorse disponibili, l’entusiasmo dei tanti volontari che operano nelle scuole e nelle organizzazioni, lo spirito collaborativo dimostrato durante ilCodeWeek, l’attenzione della stampa e l’appoggio delle istituzioni.

Eravamo in tanti e la registrazione e’ solo un monologo. Me ne scuso, ma 50 microfoni accessi non erano sostenibili, cosi’ abbiamo usato la chat per commenti e domande. Scorrendo il log della chat ho notato una domanda di Enrico M. a cui non ho dato una risposta esplicita durante l’incontro:

Vorrei meglio capire come intendi armonizzare le diverse iniziative del CINI, dei CoderDojo, di Code.org e così via. Altrimenti, spinti da tanta passione – che vedo con piacere non manca – temo si rischia di andare in parallelo senza mettere a fattore comune. Ci aiuti a capire meglio? Grazie!

Andare in parallelo non credo sia sbagliato. Garantisce una pluralita’ di approcci e di offerte che concorrono a raggiungere lo scopo dimostrandosi di volta in volta piu’ adatti e accessibili a diverse categorie di destinatari. Tuttavia una forma di armonizzazione potrebbe rendere piu’ efficace e gratificante l’azione di ognuno. Quello che e’ stato fatto in occasione di CodeWeekEU è esemplificativo del modo in cui vi propongo di procedere: aggregando le tante iniziative al solo scopo di aumentarne la visibilità, permetterne (dove possibile) la fruizione a distanza, facilitare il riuso dei materiali e dei metodi, collezionare risorse e favorire la collaborazione tra organizzazioni diverse e istituzioni.

L’efficacia di questo approccio, che abbiamo iniziato a sperimentare da dicembre 2013 con “Code’s cool“, è dimostrata dai fatti. In una settimana abbiamo raggiunto quasi 30.000 persone che per la prima volta hanno provato a programmare. E lo abbiamo fatto grazie all’iniziativa spontanea di centinaia di scuole, associazioni e organizzazioni che hanno continuato a svolgere il proprio ruolo e ad utilizzare i propri metodi condividendo un obiettivo comune. Per un noto “effetto di rete” ognuna delle iniziative ha avuto maggiore visibilità nell’ambito del CodeWeek di quanta ne avrebbe avuta se fosse stata isolata. I metodi non competono, ma si complementano e concorrono a raggiungere la massa critica necessaria ad ottenere l’appoggio delle istituzioni (fondamentale è stata la circolare del MIUR) e l’attenzione dei media, indispensabili per fare la differenza.

CodeWeek.it e’ un patrimonio che abbiamo costruito insieme e che è pronto a continuare a svolgere il ruolo di aggregatore aperto delle iniziative italiane a favore della programmazione, che propongo di rendere riconoscibili sui social network aggiungendo l’hashtag #CodeIT a quelli specifici di ogni evento. Via e-mail possiamo usare [CodeIT] nell’oggetto dei messaggi.